Da Domenico

Recensione

Sempre più must del pesce, perché Domenico Minoia, chef e patron con la compagna Cecilia dell’omonimo ristorante, non smette di premere i tasti della creatività e continua a comporre piatti dove giocano con sapienza gli accostamenti dei sapori, le consistenze e diverse gradazioni di cottura. Fermi restando i piatti “tutto crudo” e marinato, ecco che si puo scegliere fra mazzancolle brasate con salsa alla senape di Dijon con crostini caldi al sesamo, alici in crosta di pistacchio con misticanze e polenta al nero di seppia, orecchiette fatte in casa (Domenico è pugliese) con calamaretti e timo limone, bavette al basilico con carpaccio di gambero rosso, filetto di branzino in carta fata con verdurine. E se si sceglie la carne, ecco la scaloppa di fois gras al Porto o la fiorentina di Chianina. Dolci fatti in casa di grande livello (croccante ai due cioccolati, crema catalana e una grande varietà di cioccolatini), lo chef è maître chocolatier, nonché sommelier e così basta chiedere per trovarsi di fronte a piacevoli sorprese enoiche. Durante le feste di Natale e di Pasqua produzione di panettoni e colombe fatte in casa. Ha partecipato al libro “Il pesce povero diventa chic”.